Piero Pelù,la voce graffiante del rock italiano




di Alberto Conti
Piero Pelù, la voce graffiante del rock italiano, è un'icona della musica nostrana che ha saputo conquistare il pubblico con la sua energia esplosiva e le sue canzoni dal testo crudo e diretto.
Nato a Firenze il 10 febbraio 1962, Pelù è cresciuto a pane e rock, influenzato da band come i Rolling Stones, i Led Zeppelin e i Deep Purple. Il suo percorso musicale è iniziato nei primi anni '80, quando ha fondato la band Litfiba insieme a Ghigo Renzulli.
Con i Litfiba, Pelù ha pubblicato alcuni degli album più importanti del rock italiano, come "17 Re" (1986), "El Diablo" (1990) e "Infinito" (1993). Il suo stile vocale unico, caratterizzato da un timbro ruvido e graffiante, è diventato un marchio di fabbrica della band.
Nel 2000, Pelù ha intrapreso la carriera solista, pubblicando album di grande successo come "Né buoni né cattivi" (2000), "U.D.S." (2002) e "Gigante" (2008). Le sue canzoni, spesso caratterizzate da testi provocatori e riflessioni sulla società, hanno continuato a conquistare il pubblico.
Oltre alla musica, Pelù è noto anche per il suo impegno sociale. È un attivista per i diritti umani e ambientali e ha partecipato a numerose campagne di solidarietà. Nel 2011, ha ricevuto la Medaglia d'Oro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo contributo alla cultura italiana.
Nel 2023, Pelù ha pubblicato il suo ultimo album, "Pugili fragili", che ha riscosso un grande successo. L'album contiene canzoni intense ed emozionanti, che riflettono la sua maturità artistica e la sua continua voglia di sperimentare.
Piero Pelù è un artista completo, un musicista di talento e un uomo di grande sensibilità. La sua voce graffiante e le sue canzoni senza tempo continuano a emozionare milioni di fan in Italia e nel mondo.