Inter-Cagliari, la partita che ha cambiato il mio destino




Il pomeriggio del 12 novembre 1989, ero un ragazzino di 10 anni che stava giocando a pallone in giardino. Mio padre mi chiamò in casa e mi disse: "Giacomo, accendi la televisione, c'è l'Inter che gioca".

Io non ero un gran tifoso di calcio, ma mio padre era un interista sfegatato e non potevo esimermi dal guardare la partita insieme a lui.

Cominciò una partita strana. L'Inter era in svantaggio e non riusciva a segnare. All'improvviso, nel secondo tempo, entrò in campo un ragazzino di appena 17 anni: Roberto Baggio.

Baggio cambiò le sorti della partita. Con due gol capolavoro, ribaltò il risultato e regalò all'Inter una vittoria sofferta ma meritata.

Quella partita fu per me un'epifania. Capii che il calcio non era solo uno sport, ma un'emozione che poteva farti sentire vivo. Rimasi affascinato da Baggio, dal suo talento e dalla sua determinazione.

Da quel giorno, l'Inter divenne la mia squadra del cuore e io diventai un tifoso sfegatato. Seguii Baggio in tutte le sue avventure, sia in Italia che all'estero. Lo vidi giocare con la Juventus, il Milan e persino la Nazionale.

Baggio mi ha insegnato che non bisogna mai arrendersi, che i sogni si possono realizzare con la perseveranza e che il talento non basta, bisogna anche avere coraggio e determinazione.

La partita Inter-Cagliari del 12 novembre 1989 è stata per me molto più di una semplice partita di calcio. È stato un momento che ha cambiato la mia vita, mi ha fatto scoprire la mia passione e mi ha insegnato che tutto è possibile se si hanno i sogni e la volontà di perseguirli.

Grazie, Roby.