Georgia-Lussemburgo: Un'amicizia inaspettata con un tocco di nostalgia




Era una sera di maggio, con l'aria carica di promesse e il tramonto dipinto di colori caldi, quando il destino ha deciso di farci incontrare.
Mi trovavo a Tbilisi, in Georgia, una città ricca di storia e bellezza. Stavo passeggiando nel parco Rike, ammirando la vista panoramica sul fiume Mtkvari, quando ho notato un piccolo gruppo di persone sedute su una panchina. Mi sono avvicinata con cautela, sperando di potermi unire alla loro conversazione.
Con mio stupore, il gruppo parlava italiano. Erano un gruppo di studenti lussemburghesi in visita a Tbilisi per un progetto universitario. Mi sono presentata e ho iniziato a chiacchierare con loro. Abbiamo parlato di tutto, dalla cultura georgiana alla politica europea. Ho trovato subito un legame con loro, nonostante le nostre differenze culturali. C'era qualcosa di familiare nel loro modo di parlare, nella loro risata e nel loro modo di vedere il mondo.
Abbiamo trascorso il resto della serata insieme, camminando per le strade illuminate di Tbilisi. Abbiamo riso, condiviso storie e cantato canzoni. È stato come se ci conoscessimo da sempre.
Nelle settimane successive, abbiamo continuato a vederci. Abbiamo visitato insieme le antiche chiese georgiane, abbiamo esplorato le campagne e abbiamo assaporato il delizioso cibo locale. Con ogni incontro, la nostra amicizia cresceva e si approfondiva.
Un giorno, ci siamo seduti in un accogliente caffè e abbiamo parlato del nostro futuro. Abbiamo sognato di viaggiare insieme, di visitare i nostri rispettivi paesi e di continuare a coltivare la nostra amicizia negli anni a venire.
Ma poi, il tempo è volato e i giorni del loro soggiorno in Georgia sono giunti al termine. È stato un momento triste, ma anche pieno di gratitudine per l'amicizia che avevamo stretto.
Ci siamo salutati con un abbraccio caloroso, promettendo di rimanere in contatto. Sapevo che la nostra amicizia avrebbe resistito alla distanza e al tempo.
Oggi, quando penso alla Georgia, non posso fare a meno di sorridere e ricordare quei giorni speciali. Ricordo il calore del popolo georgiano, la bellezza del paesaggio e il legame inaspettato che ho stretto con i miei amici lussemburghesi.
Quell'amicizia è diventata un ricordo prezioso, una testimonianza del potere dell'incontro umano e del legame che può unire persone di culture diverse.
E così, ogni volta che sento parlare del Lussemburgo, un tocco di nostalgia mi invade il cuore, ricordandomi quell'estate magica e l'amicizia che è nata tra la Georgia e il piccolo Granducato.