Galan il film della Milano da bere




Milano, fine anni '80, un gruppo di giovani rampanti vive la notte tra locali alla moda e affari loschi. Gabriele Salvatores dirige un cast di attori emergenti, tra cui Gianmarco Tognazzi, Alessandro Benvenuti e Massimo Wertmüller, in una pellicola che racconta la Milano da bere, quella fatta di eccessi e arrivismo.

Il film, uscito nel 1985, è ambientato nella Milano degli anni del boom economico, quando la città era diventata il simbolo del nuovo denaro e del lusso sfrenato. Salvatores racconta questa realtà attraverso gli occhi di un gruppo di giovani che cercano di farsi strada nel mondo degli affari e della finanza.

Il protagonista del film è Galan, interpretato da Gianmarco Tognazzi, un giovane ambizioso che non si ferma davanti a nulla per raggiungere il successo. Galan è un personaggio senza scrupoli, che usa e tradisce le persone che gli sono vicine pur di arrivare in cima.

Accanto a Galan ci sono altri personaggi altrettanto ambiziosi e senza scrupoli, come il suo amico Bruno, interpretato da Alessandro Benvenuti, e la sua amante Laura, interpretata da Massimo Wertmüller. Insieme, i tre formano un trio di giovani rampanti che cercano di farsi strada nel mondo degli affari a tutti i costi.

"Galan" è un film che racconta la Milano da bere, ma anche la Milano dei soprusi e delle ingiustizie. Salvatores non risparmia critiche alla società dell'epoca, mostrandoci i lati oscuri di una città che sembrava perfetta. È un film che fa riflettere sul costo del successo e sull'importanza dei valori.

Nonostante i temi pesanti, "Galan" è anche un film divertente e ironico. Salvatores riesce a trovare il lato comico in una storia di avidità e corruzione, e i suoi personaggi sono così ben caratterizzati che è impossibile non simpatizzare con loro, nonostante le loro azioni discutibili.

"Galan" è un film che ha fatto epoca e che resta ancora oggi un'interessante testimonianza della Milano degli anni '80. È un film che fa ridere e riflettere, e che ci ricorda che la ricerca del successo non deve mai andare a scapito dei nostri valori.